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Il pianeta è quello che i nostri uomini politici chiamerebbero "un mondo pluralistico". Le razze e sottorazze sono innumerevoli, gli incroci, gli ibridismi, le degenerazioni, le mutazioni non si contano; un precario equilibrio si è stabilito tra società diversissime, che vanno dalla più raffinata tecnologia al nomadismo, da condizioni barbariche a rigide gerarchie di tipo medioevale. Per Adam Reith, il terrestre che vi è precipitato solo e disarmato, non si tratta soltanto di sopravvivere giorno per giorno, né di imparare a scoprire il nuovo come Marco Polo. Il suo scopo, cui resta disperatamente attaccato a ogni svolta avventurosa, è quello di procurarsi con ogni mezzo un'astronave e ripartire per la Terra... In questo volume i due primi romanzi completi: Naufragio sul pianeta Tschai e Le insidie di Tschai.
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Cerco qui di recensire un “must have” delle saghe fantascientifiche, di un autore che sicuramente ai più risulterà sconosciuto, rispetto ai più famosi Asimov, Bradbury, etc... Ma chi è davvero appassionato di science-finction sicuramente riconoscerà, che invece è appassionato di letture del futuro e non ha mai letto questa saga di Jack Vance, cercherò di convincerlo a rimediare subito.
Questa è un'opera di ampio respiro, sembra quasi una fantascienza del periodo di quel “sense of wonder” degli albori, dove la parte avventurosa in questi libri era preponderante rispetto alle tecnologie. Consentitemi un paragone al famoso “Lucky Starr” Asimoviano, anche se qui parliamo di un ciclo forse più ingenuo che si svolge tutto nel nostro sistema solare, con un pizzico di giallo.
La saga planetaria di Vance invece ha luogo sull'immaginario pianeta Tschai orbitante attorno alla stella Carina 4269, a 212 anni luce di distanza dalla Terra dove fa naufragio l'astronauta Adam Reith, il protagonista umano, unico sopravvissuto di una spedizione terrestre in risposta ad un messaggio d'aiuto di oltre duecento anni prima. Il ciclo, pubblicato tra il 1968 e il 1970, si compone di quattro volumi ed è uno degli esempi tipici di planetary romance, un filone della fantascienza avventurosa in cui l'ambientazione è un pianeta sconosciuto, lontano dalla Terra.
La trama ricorda molto, se lo confrontiamo con le sale cinematografiche, alla saga con Vin Diesel “Pitch Black” e “Le Cronache di Riddick”; non ho potuto fare a meno di immaginarmi Adam Reith come il protagonista dei sopracitati film. La storia è semplice, un uomo naufraga su un pianeta alieno e fa di tutto per lasciarlo alla svelta, solo che tra il dire e il fare c'è di mezzo... l'alieno.
Molti alieni in questo caso, tutti diversi, tutti perfettamente descritti nella loro ambientazione, nel loro contesto e nella loro cattiveria. Unica nota dolente è probabilmente la reperibilità di tale volume, in quanto facente parte di uno speciale di “Urania Collezione” e dunque uscito unicamente nelle edicole. La versione della “Nord” è impossibile da recuperare nelle librerie, ma se amate le bancarelle degli usati o volete esplorare il web, troverete sicuramente il modo di leggere questo ciclo.
Vi consiglio caldamente dunque, anzi vi sprono, se siete appassionati di fantascienza, di mettervi sulle tracce di questa saga, non ve ne pentirete di certo.