I langolieri - Finestra segreta, giardino segreto
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Mano a mano che mi addentro nella produzione letteraria Stephen King, mi rendo sempre più conto di quanto mi piace questo autore scoperto da me tardivamente, ma che sto assaporando piano pescando qua e là tra i suoi innumerevoli libri.
Scopro sempre con maggiore sorpresa come ho sempre etichettato la parola, il genere “horror” in maniera completamente errata, applicandoci sopra esclusivamente un clichè di mostri, di squartamenti e creature della notte; quando invece l'orrore può avere veramente tante forme e può farti sprofondare piano piano nel reale e nel vissuto di tutti i giorni, dove si annida davvero il male.
Due racconti uno più bello dell'altro e anche questa volta vado controcorrente, come spesso mi accade con i libri di king, e devo dire che ho apprezzato di più “Finestra segreta, giardino segreto” che “I langolieri”, da tutti considerato il suo racconto capolavoro. Non so bene perchè ma ho trovato il primo più inquietante e un vortice in discesa nella follia che mi ha più catturato rispetto ai passeggeri del volo 29.
Come sempre ora lascerò passare un po' prima di prendere in mano un altro libro del Re, perchè certi autori vanno presei con il contagocce.
Bellissimo.