Nel bianco
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Un contenitore mancante di un virus letale. Un tecnico di laboratorio che sanguina dagli occhi. Toni Gallo, direttore della sicurezza di una società di ricerca medica scozzese, sa di avere dei problemi, ma non ha idea dell'incubo che sta per arrivare.
Mentre la vigilia di Natale si scatena una bufera di neve dal nord, diverse persone si riuniscono in una remota casa di famiglia. Stanley Oxenford, direttore della società di ricerca, punta tutto sul farmaco che sta sviluppando per combattere il virus, ma non è l'unico: I suoi figli, venuti a trascorrere il Natale, hanno gli occhi puntati sul denaro che ne deriverà.
Toni Gallo, costretta a dimettersi dal dipartimento di polizia in disgrazia, si sta giocando la carriera per mantenere il farmaco al sicuro; un giornalista della televisione locale, deciso a fare carriera, ha fiutato la storia, anche se deve distorcere i fatti per raccontarla; e un violento trio di teppisti sta per rubarlo per un cliente già in attesa - anche se ciò che il cliente ha in mente è qualcosa che li sconvolgerà tutti.
Mentre la tempesta si aggrava, le scintille emotive - gelosie, sfiducia, attrazione sessuale, rivalità - divampano; segreti disperati vengono rivelati; emergono traditori nascosti ed eroi inaspettati...
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Questo libro mi ha convinto della mia teoria che a volte gli scrittori di bestsellers si prendono una vacanza e fanno scrivere i loro libri a qualcun altro, tanto per tenere in “auge” il nome e vendere il proprio cognome. Avevo questo libro nello scaffale da un po' e dopo aver letto “Mondo Senza Fine” mi era tornata la voglia di leggermi Follett. Avevo abbandonato perchè dopo aver letto tutti i suoi libri e averlo visto cadere in una spirale discendente mi ero fermato. “Mondo senza fine” mi aveva fatto ricredere. Ora sono ricaduto nel baratro. Un'accozzaglia di porcherie messa in fila all'altra il tutto guarnito da pruriginose storie d'amore tra la protagonista e il suo attempato datore di lavoro, la sorella che se la fa con il cognato e i due adolescenti alla scoperta del sesso. Ma cos'è ho comperato un Harmony senza accorgermene? Perchè il furto del temutissimo e insulso virus fa da sottofondo a questo e non l'incontrario. Per non parlare dei personaggi a contorno, ci sono tutti i clichè dei personaggi brutti e cattivi contro i “noi siamo i buoni, siamo belli e siamo indistruttibili”. Tralascio anche il finale da “un anno dopo...” che fa da culmine alla montagna di monnezza di questo libro. Veramente terribile.
