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Da questo romanzo la fortunata serie tv The Handmaid’s Tale, che ha trionfato agli Emmy Awards nel 2017 e ha vinto il Golden Globe nel 2018. «La distopia femminista di Margaret Atwood è ormai un classico. Si fatica a credere che sia stata pubblicata la prima volta nel 1985: la sua freschezza, la rabbia e la prosa composta e tesa sono solo diventate più ammirevoli con il passare degli anni.» The Independent «Il racconto dell'Ancella, narrato da una donna di nome Offred, è ambientato in un regime totalitario e teocratico che priva le donne di qualsiasi potere. Molti sostengono che sia una lettura di vitale importanza nell'era di Trump, forse anche più preveggente e forte di 1984.» Vanity Fair USA «La storia di Offred, nelle mani sapienti di Margaret Atwood, è capace di appagare, inquietare e coinvolgere il lettore in modo straordinario.» The Washington Post In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Offred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Gilead: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette Ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'Ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.
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Avevo questo libro sugli scaffali (virtuali) ormai da moltissimo tempo. La lettura era stata sempre rimandata sebbene la fantascienza mi abbia sempre appassionato, è stato uno dei primi amori insieme al fantasy e mi ricordo intere giornate a leggere Asimov o Tolkien. Con il passare del tempo sono cambiato io, sono cambiati i miei gusti di lettura, ma ogni tanto vado alla ricerca di qualche titolo che mi era sfuggito nelle mie letture giovanili.
L'occasione in questo caso è stato l'aver visto arrivare su Prime Video la serie tv che ha avuto un enorme successo e siccome per mia idiosincrasia non posso vedere serie tv tratte da libri, prima che li abbia letti, ho preso l'ancella al balzo.
In verità ho finito di leggere questo libro già da una settimana e se ne scrivo la mia recensione solo ora già vuol dire qualcosa... che questo libro mi è rimasto un po' qua sul gozzo, cioè non ho avuto quella spinta entusiasmante di venire qui a gridare ai quattro vento “leggetelo tutti!”; ho visto anche il primo episodio della serie... questo è sceso fin quasi alla bocca dello stomaco, insomma tutti e due mi sono ancora un po' indigesti al momento. A dire il vero ora sto leggendo “Furore” e sto guardando “The Americans”, con molto appetito questa volta.
Non so bene come spiegare questo senso di “incomprensione”: la storia si fa anche leggere, i personaggi sono anche ben delineati, il finale se vogliamo è pure carino (ino, ino). Secondo me in tutto manca qualcosa, forse manca proprio la fantascienza per come io la intendo, credo soprattutto che sia stata usata unicamente per far passare dei messaggi sul mondo delle donne (per carità con tutto rispetto), ma appunto la fantascienza è stato il veicolo, più che il contesto. Poi sta di fatto che io personalmente odio le imposizioni, ancor più se hanno una connotazione religiosa, di qualunque tipo sia e queste donne così piegate, sottomesse, mi hanno proprio fatto girare le scatole. A me piacciono i personaggi femminili forti, come sanno essere le donne molto più degli uomini e leggere di un mondo dove tutte quante sono relegate a grembi di bambini e basta, mi ha disturbato parecchio.
Non so forse alla fine mi sono sentito un po' ingannato e per questo il libro non mi è piaciuto molto. Mi è rimasto un po' qui e non riesce ne a scendere ne a venire fuori. Per cui mi sarebbe piaciuto tantissimo scrivere di un bellissimo libro di fantascienza o stare qui a gridare il mio scandalo su tutte queste donne così deturpate nell'animo e schiacciate, ma che ne so non mi viene nulla e ho lì “Furore” sul comodino e “The Americans” sulla tv e così... giro l'angolo e spero in una viaggio migliore.